Tutti adorano Edoardo Marconi, il bello della scuola: mascella squadrata, occhi intensi, posa perfino come modello. Lo adora Susanna, la sua ragazza, prima che lui la lasci malamente. Lo adora Vincy, il suo migliore amico, che lo considera quasi un supereroe. E così il resto della scuola. Perché Edoardo non solo è affascinante, ma ha anche qualcosa di unico, che suscita ammirazione negli altri: non è capace di provare dolore. Un superpotere che gli permette di girare a petto nudo in inverno e di non farsi fermare da nessun incidente. Ma questo superpotere in realtà è una malattia. E anche una maledizione, secondo Aurora. Per lei Edoardo non è capace di provare niente. Non le sensazioni, non le emozioni o i sentimenti. E invece Aurora sente così tanto. Sente il divorzio dei genitori; il peso del fallimento del padre; l'amarezza del suo stesso fallimento, quando perde per un soffio il posto da primo violino alla scuola di musica. Perfino la tristezza di Susanna, lasciata da Edoardo. Aurora sente tutto, e tutto si trasforma in una rabbia che alla fine trabocca, con un pugno sul naso del ragazzo. È allora che tutto cambia. Perché, per la prima volta in diciassette anni, Edoardo quel pugno lo sente. Per la prima volta nella sua vita, Edoardo sente qualcosa.
Autore
Torchia Valentina
Titolo originale
Ti sento
Traduttore
-
Editore
De Agostini
Collana
Le gemme
Anno edizione
2020
In commercio dal
Formato
Libro rilegato
Pagine
271
Dimensioni
-
Codice EAN
9788851182717
Ti sento
Torchia Valentina - Autore
Ti sento
COMMENTO PERSONALE: Un arrivo e un’emozione unica. Sono ancora piuttosto scossa che ragionare lucidamente su questa storia mi pare quasi impossibile. Dalla copertina può sembrare una storia scontata come tante altre ma credetemi… non fermatevi alle apparenze. Una storia che fa riflettere sul senso della vita e sulla fortuna o sfortuna che si possa avere nell’arco di quest’ultima. Come mi hanno sempre detto i miei la vita è una ed è una sola: bisogna riuscire a viverla al meglio. Lo stile della scrittrice è semplice e lineare. Infatti ho terminato la lettura nell’arco di 4 giorni soltanto. Ma addentriamoci meglio tra le pagine di questo libro. I capitoli si suddividono tra due personaggi che sono i protagonisti della storia: Edoardo Marconi e Aurora Volterra. Marco purtroppo ha ereditato una malattia congenita nota come insensibilità congenita al dolore. Una malattia che fa diversi danni poiché il soggetto colpito non è in grado di percepire il dolore. Lui essendo un adolescente vorrebbe avere la possibilità di godersi la propria libertà, fuoriuscire dagli schemi. Invece è costretto a fare numerosissime visite mediche e stare nella sua gabbia dorata. Ma tutti ad un certo punto si necessita di spiccare il volo esplorando lo sconfinato orizzonte. Aurora Volterra è una ragazza che ha un sogno nel cassetto: diventare una musicista per una prestigiosissima scuola. Lei ha sempre suonato il violino ed è davvero molto brava. Ha un talento naturale: riesce a trasmettere emozioni e sensazioni con il solo suono. Il primo incontro tra i due riguarda la difesa di un’amica: Susanna infatti viene lasciata da Edoardo e chiaramente, poiché innamorata persa, ha il cuore a pezzi. Aurora decide di tirare un pugno a Edoardo e lui…la sente. Per la prima volta. Non capisce come sia possibile e… Penso di avervi già detto troppo ma i temi che vengono affrontati sono davvero attuali: i genitori, la propria autodeterminazione, l’orgoglio, il senso di libertà, la vera amicizia, l’amore… Per ora è un libro che ho solamente in ebook ma lo devo assolutamente recuperare anche in cartaceo. Detto questo potete dedurre se ve lo consigli o meno. Eccoci giunti al termine di questa nuova recensione. Grazie ancora per esserci e sostenermi. Sono davvero contenta dei risultati che sto ottenendo ma spero di poter fare sempre meglio. Un abbraccio. Alla prossima avventura. Kicca