"Il nome della rosa"

Nella sua prima serata di messa in onda, la serie "Il nome della rosa" di Giacomo Battiato con John Turturro e Rupert Everett ha fatto registrare il 27,4% di share, con oltre 6 milioni di spettatori.

Sono andati in onda lunedì sera su Rai1 i primi due episodi dell’attesissima serie televisiva Il nome della rosa, adattamento in otto puntate del romanzo bestseller di Umbero Eco. Diretta da Giacomo Battiato, la serie vanta un cast internazionale, con John Turturro e Rupert Everett nei panni rispettivamente di Guglielmo da Baskerville e dell’inquisitore Bernardo Gui. Completano il cast Damian Hardung (Adso da Melk), Fabrizio Bentivoglio (Remigio da Varagine), Roberto Herlitzka (Arinaldo da Grottaferrata), Stefano Fresi (Salvatore) e Alessio Boni (Dolcino).

Nella sua prima serata di messa in onda, la serie ha fatto registrare il 27,4% di share, con oltre 6 milioni di spettatori. Ambientata in un’isolata abbazia domenicana dell’alta Italia nell’ultima settimana di novembre del 1327, Il nome della rosa vede il frate francescano Guglielmo da Baskerville, seguito dal giovane novizio Adso da Melk, indagare su una catena di morti misteriose (sette in sette giorni) che insanguinano la biblioteca dell’abbazia, labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo lascia momentaneamente da parte il compito che lo ha portato fin lì (una disputa sulla povertà tra rappresentanti dell'Ordine francescano e del papato avignonese) per indagare e decifrare indizi di ogni genere...

Pubblicato nel 1980 da Bompiani e scritto dal suo autore Umbero Eco senza troppe aspettative ­(Eco inizialmente voleva farlo pubblicare dall’editore Franco Maria Ricci in mille copie di pregio), Il nome della rosa ebbe una prima tiratura di 30 mila copie. La vittoria al premio Strega 1981 fece decollare le vendite del romanzo, che conobbe un vasto successo sia in Italia sia all’estero, soprattutto negli Stati Uniti, vendendo oltre 50 milioni di copie.

Incrocio tra giallo storico e giallo deduttivo con un taglio postmoderno (la figura di Guglielmo da Baskerville è ricalcata sul modello dello Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle, e non mancano riferimenti ad autori come Ellis Peters, James Joyce, Jorge Luis Borges, per non parlare delle ampie citazioni di testi di letteratura latina e volgare medievale presenti nel romanzo), Il nome della rosa è stato inserito nella lista I 100 libri del secolo di Le Monde ed è stato trasposto nel 1986 in un film di grandissimo successo, con Jean-Jacques Annaud alla regia e Sean Connery, F. Murray Abraham e Christian Slater nei ruoli di Guglielmo, Bernardo Gui e Adso.